Acquedotto Monumentale

Edificio storico, Ferrara

Acquedotto Monumentale


Situato nelle vicinanze delle mura difensive della città e della sua passeggiata, l’Acquedotto Monumentale di Ferrara si trova all’interno del Rione Giardino. Costruito tra il 1930 e il 1932, questo serbatoio fa parte della rete di strutture idrauliche realizzate per portare acqua alla città, alcune delle quali abbellite da varie decorazioni che le hanno trasformate in veri e propri monumenti degni di una visita.

Benché dagli anni ‘80 non sia più collegato all’acquedotto principale e quindi abbia interrotto la sua attività, in tempi recenti l’Acquedotto Monumentale è stato oggetto di riqualificazione nei suoi spazi interni e oggi ospita una serie di attività ed eventi.

Le decorazioni dell’Acquedotto Monumentale

Progettato dall’ingegnere comunale Carlo Savonuzzi, che a Ferrara si occupò anche della costruzione dello Stadio Paolo Mazza e del Museo di Storia Naturale, l’acquedotto ricorda nello stile le architetture raffigurate in alcuni dipinti di Perugino e Raffaello, come lo Sposalizio della Vergine di cui entrambi furono autori.

Interamente costruito in cemento armato, l’Acquedotto Monumentale è alto 37 metri ed è dotato di due grandi scalinate laterali. Sormontato da un serbatoio dodecagonale che conteneva fino a 2.500 metri cubi d’acqua, la struttura presenta un ricco apparato decorativo.

Alla base osserviamo infatti una fontana monumentale abbellita dalla raffigurazione del fiume Po e dei suoi affluenti, opera di Arrigo Minerbi, con attorno alcuni pioppi, allegoria delle ninfe Eliadi. Tali ninfe erano le sorelle di Fetonte, che secondo il mito venne scagliato sulla terra da Giove dando vita così al fiume Po.

La realizzazione dell’acquedotto si inserisce nella cosiddetta addizione novecentista, un insieme di opere architettoniche costruite nel secolo scorso per fare di Ferrara una città più moderna e riportarla sulla cresta dell’onda, così com’era stata ai tempi degli Estense.

Ferrara e l’acqua

Molto spesso Ferrara viene definita una città d’acqua, e non è un caso. La sua stessa posizione geografica all’interno della regione è molto evocativa: Ferrara è una delle pochissime città emiliano-romagnole a non essere collocata lungo l’asse della via Emilia, assieme a Ravenna, ed è anche l’unica città della regione che non ha origini romane, in quanto in epoca antica era circondata da insalubri paludi e acquitrini.

Ferrara nasce dunque soltanto nel IX secolo e sin da subito il suo destino dipese dalle acque del vicino fiume Po, a cui era collegata attraverso una rete di canali tra cui il Po di Volano, che ancora oggi scorre accanto al centro storico. Insieme a Comacchio, Ferrara divenne ben presto un importante punto di riferimento per i commerci e per lo smistamento merci della zona.