Attrazione, Bologna
Bologna è attraversata da una rete di canali sotterranei. Il centro della città ne conta ben cinque: il Reno, il Cavaticcio, il Navile, il Savena e il Canale delle Moline. Quest’ultimo in realtà è una diramazione del canale di Reno, che ha origine nei pressi di via dell’Indipendenza e scorre al di sotto del centro storico per poi immettersi nell’Aposa, un torrente naturale. Al termine del suo viaggio, il Canale delle Moline si unisce al Navile vicino al Sostegno della Bova, non lontano dalla stazione dei treni.
Qual è l’origine di tali canali? La rete idrica della città fu realizzata nel Medioevo, epoca in cui Bologna necessitava di acqua ed energia per far fronte al suo crescente sviluppo economico e commerciale.
Il canale delle Moline rivestiva un ruolo fondamentale, ovvero quello di alimentare il funzionamento di 15 mulini urbani, impiegati nella lavorazione della seta e del grano. Con l’avvento del XX secolo i mulini caddero in disuso e vennero distrutti, e il Canale delle Moline, come tutti gli altri, venne interrato nell’ambito di un piano di riorganizzazione urbanistica.