Cattedrale Metropolitana di San Pietro

Edificio religioso, Bologna

Cattedrale Metropolitana di San Pietro


Sono in molti, bolognesi e non, a pensare che la cattedrale di Bologna sia la Basilica di San Petronio in Piazza Maggiore. In realtà la cattedrale si trova qualche metro più in là, lungo via Indipendenza: è la chiesa di San Pietro, intitolata “cattedrale metropolitana” nel 1582, l’anno in cui Papa Gregorio XIII fece di Bologna una sede vescovile.

La storia San Pietro è strettamente legata a quella di un altro santuario molto caro ai bolognesi, la Basilica di San Luca. Ogni anno nel mese di maggio, infatti, l’immagine della Beata Vergine di San Luca viene trasportata in processione dal Colle della Guardia sino al centro della città, per arrivare infine a San Pietro. Qui l’icona della Madonna - detta nera per via del colore dell’immagine - rimane esposta ai fedeli per una settimana prima di ritornare nel Santuario di San Luca. La processione è un omaggio alla figura di Maria che, secondo la tradizione, fermò l’alluvione che stava funestando la città nella primavera del 1433.

Gli interni della chiesa

La cattedrale di San Pietro fu costruita sull’area in cui si trovava una struttura paleocristiana del X secolo. Il suo aspetto attuale risale al 1605 e si deve al progetto di Floriano Ambrosini, l’architetto che si occupò del rifacimento totale della chiesa. L’imponente facciata in laterizio e marmo è invece opera di Alfonso Torreggiani (1747).

Entrando al suo interno troviamo numerose opere di rilievo. Prima fra tutte la pala di Ludovico Carracci, un’Annunciazione datata 1619, che fu l’ultima opera eseguita dal pittore e che si può ammirare sopra l’altare maggiore. Da vedere anche la Pietà di Alfonso Lombardi (1522), situata in una cappella laterale, e le opere di Prospero Fontana e Donato Creti.

Il campanile di San Pietro

Il campanile della cattedrale ha molte particolarità, a partire dall’altezza: con i suoi 70 metri è la seconda torre più alta di Bologna, dopo quella degli Asinelli. Formata da due parti costruite in epoche diverse, il X e il XIII secolo, e inserite l’una dentro l’altra, la torre del campanile è dotata di un caratteristico tetto a cuspide che la rende ben riconoscibile nel panorama bolognese.

Inoltre, il campanile di San Pietro conserva al suo interno una campana da record. Con i suoi 33 quintali, la “nonna” - così è stata soprannominata - è la campana ad azionamento manuale più pesante al mondo. Per suonare campane di tale stazza, nel Cinquecento si dovette mettere a punto un metodo particolare che prevedeva l’impiego di molti campanari, addirittura 20 in San Pietro. Oggi è possibile visitare il campanile e salire fino in cima, per vedere con i propri occhi la cella campanaria e ammirare lo spettacolo di Bologna dall’alto.