Battistero Neoniano

Edificio religioso, Ravenna

Battistero Neoniano


Il Battistero Neoniano o degli ortodossi è uno degli 8 monumenti UNESCO di Ravenna. Ammirato da molte personalità del passato per via dei suoi splendidi mosaici, tra cui Carl Gustav Jung, il battistero è stato costruito attorno al 475 d.C. nel cuore dell’allora Ravenna cattolica.

A quei tempi la città era infatti divisa tra due dottrine, quella ariana e quella ortodossa, e ognuna aveva la propria cattedrale e il battistero. Ecco perché ancora oggi accanto al Battistero Neoniano sorge una chiesa, l’attuale Cattedrale di Ravenna, voluta all’epoca dal vescovo Orso. Fu lo stesso Orso a dare inizio anche ai lavori del battistero, terminato poi dal successore Neone da cui deriva il nome dell’edificio.

Il Battistero Neoniano, così come la Cattedrale, si trovano oggi in una zona lievemente decentrata rispetto all’odierno centro cittadino. Ciò è dovuto al fatto che in quest’area si trovava all’epoca il fulcro della città.

Gli esterni del battistero

A differenza degli interni, riccamente decorati, la struttura esterna del battistero è piuttosto semplice; tale divergenza simboleggia un concetto molto importante per la religione cristiana, ovvero che è preferibile coltivare la propria anima piuttosto che il suo involucro esterno, il corpo.

Anche la pianta ottagonale dell’edificio è un rimando alla dottrina ortodossa: il numero otto richiama infatti l’infinito, e con esso anche la resurrezione.

Un’altra particolarità degli esterni dell’edificio è l’altezza. Un tempo il battistero era più alto di circa 3 metri rispetto all’attuale piano stradale: tale fenomeno è alla subsidenza tipica del ravennate, comune a tanti altri edifici antichi della città come il Battistero degli Ariani. La subsidenza consiste in un lento sprofondamento causato dal terreno sabbioso e instabile su cui si erge la città.

Cosa vedere nel Battistero Neoniano

Ciò che sorprende all’ingresso nell'edificio è indubbiamente il meraviglioso mosaico della cupola. Come anche nel Battistero degli Ariani, la scena ritratta è quella del battesimo di Cristo, colto mentre riceve il sacramento immerso nelle acque del fiume Giordano. Intorno alla figura di Gesù si raccolgono in processione i 12 apostoli, tra cui spiccano le rappresentazioni di San Pietro e San Paolo.

Spostando l’attenzione verso l’esterno vediamo poi una serie di troni intervallato da altari. Si tratta di elementi simbolici, che rappresentano gli uni il destino dei fedeli accolti nel Regno dei Cieli, e gli altri un’allusione alla città eterna.

Il Battistero Neoniano è inoltre impreziosito da marmi e stucchi applicati alle pareti, e da un grande fonte battesimale di forma ottagonale, posto al centro dell’edificio. Realizzato in porfido e di marmo greco, la grande vasca veniva un tempo utilizzata per il battesimo tramite immersione: tale rito veniva celebrato soltanto da adulti, e comprendeva un’immersione totale nell'acqua per tre volte, così da purificare il corpo dal peccato originale.