Piazza Maggiore

Piazza, Bologna

Piazza Maggiore


Vero cuore pulsante di Bologna, Piazza Maggiore è una tappa obbligatoria per chiunque visiti la città. La piazza nasce agli inizi del Duecento come luogo di mercato, successivamente spostato in piazza VIII Agosto, e come sede del governo cittadino, che dalla zona di San Pietro venne trasferito nel luogo in cui ancora oggi risiedono gli uffici del Comune di Bologna.

Con i suoi 115 metri di lunghezza e 60 metri di larghezza, Piazza Maggiore è una delle piazze più ampie d'Europa, che d'estate occupa un noto cinema all’aperto e su cui si affacciano alcuni importanti edifici della città. Al centro si trova invece il cosiddetto “crescentone”, la piattaforma rialzata attraversata ogni giorno da centinaia di persone, che agli angoli mostra ancora i segni dei carri armati polacchi e americani qui giunti nel 1945, al termine della Seconda Guerra Mondiale.

Cosa vedere in Piazza Maggiore

Il tour degli edifici e dei monumenti che si affacciano su Piazza Maggiore inizia con Palazzo d'Accursio, situato sul lato ovest. Costruito a più riprese dal Trecento per volere del giurista Accursio, il palazzo è oggi sede del Comune di Bologna e delle Collezioni Comunali d’Arte. Sulla facciata, sopra al portale d’ingresso, possiamo ammirare la statua di Gregorio XIII, papa di origine bolognese noto per aver introdotto il calendario gregoriano tutt’oggi in uso.

Poco distante da Palazzo d’Accursio si trova la Fontana del Nettuno, realizzata da Tommaso Laureti nel 1563 e sormontata dalla meravigliosa statua del dio del mare del Giambologna. La fontana ebbe il grande merito di portare acqua pulita ai bolognesi, oltre che di abbellire la piazza con un capolavoro d’arte e di ingegneria. In tempi più recenti, la famosa casa automobilistica Maserati si ispirò al tridente del Nettuno per creare il logo delle propria azienda.

Spostandoci sul lato nord della piazza incontriamo il Palazzo del Podestà, la Torre dell'Arengo e il Palazzo Re Enzo, così chiamato in onore del figlio di Federico II re di Germania, che rimase imprigionato al suo interno per 23 anni. Enzo fu infatti catturato in seguito alla battaglia di Fossalta, e visse rinchiuso nel palazzo fino alla fine dei suoi giorni.

Ad est si apre Palazzo dei Banchi, una lunga facciata realizzata dal Vignola a partire dal 1565 per uniformare questo lato della piazza e mascherare il mercato quadrilatero che ancora oggi si apre nella zona retrostante.

C’è poi il Palazzo dei Notai, sul lato meridionale, vicino alla Basilica di San Petronio. L’edificio ospitava un tempo la sede dell’ordine dei notai, come denotano i tre calamai che decorano la facciata.

La Basilica di San Petronio

Con la sua caratteristica facciata non finita e le sue imponenti dimensioni, la Basilica è forse l’edificio più simbolico di Piazza Maggiore. La sua costruzione durò più di tre secoli, a partire dal 1390, su progetto di Antonio Di Vincenzo e grazie ai finanziamenti del popolo bolognese che con questo gesto voleva sottolineare la sua indipendenza dal papato. A riprova di questa volontà, si decise di edificare la basilica con un orientamento nord-sud, l’opposto di quello tradizionalmente adottato per le cattedrali: così facendo si scongiurava il rischio che si trasformasse in un simbolo del potere papale.





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